...nel Consiglio comunale dello scorso 21 luglio la nuova Amministrazione comunale ha deciso di abbandonare il progetto Consulta Giovani. La Consulta era una commissione con delle caratteristiche particolari: vi partecipavano tutte le realtà operanti nel territorio comunale la cui attività è rivolta ai giovani: rappresentanti di Gruppi e Associazioni, dell’Oratorio, gli operatori professionalmente impegnati nel progetto giovani, i rappresentanti dei gruppi consiliari e tanti ragazzi.
Era un punto di riferimento per tutti i giovani e, impiegando tempo e spendendo energie, si realizzavano diverse iniziative, delle quali la Festagiovani è solo la più nota. Si era “parte attiva” del Progetto Giovani, per esempio, con la partecipazione diretta alle iniziative contro l’uso di sostanze psicoattive. In tutti questi anni si è formato un grande patrimonio umano: alla base della Consulta c’era un bel gruppo e si era creato un bell’ambiente. L’Amministrazione, di fatto, ha eliminato la Consulta senza conoscerla: non ha sentito nessun rappresentante e non si è informata su cosa fa. Noi ragazzi della Consulta Giovani, contrariamente a quanto è stato detto al Consiglio comunale dagli esponenti della nuova amministrazione, non ci sentiamo trattati come un “organo” privilegiato. Semplicemente, la Consulta Giovani era una Commissione comunale, aperta a tutti coloro che volevano impegnarsi nel mondo giovanile, che aveva a disposizione un fondo cassa da gestire per organizzare iniziative a favore dei giovani. Senza la Consulta, che era il “mezzo” con il quale realizzare le proposte, è decisamente più difficile ritenere che singolarmente i giovani propongano progetti al Sindaco. Sicuramente, la decisione dell’Amministrazione non è l’approccio migliore per potersi avvicinare ai giovani. L’aver istituito una Commissione Cultura, biblioteca e politiche giovanili è un’idea radicalmente diversa dalla Consulta, che era dei giovani e ci vedeva protagonisti: ora, eliminando l’organismo si mischia la realtà giovanile, con le sue esigenze e le sue caratteristiche, con attività riferite ad un pubblico diverso, con bisogni differenti e ciò non può funzionare. Sopprimere la Consulta è un’occasione persa per incentivare la partecipazione giovanile alla vita civica del paese. Significa togliere un’opportunità senza crearne una che sia ugualmente efficace. Si sa, distruggere un progetto è più facile che costruirlo, ma sicuramente pensiamo che abrogare la Consulta è stato un grave errore: un paese chenon investe sui giovani e non li incentiva è un paese senza futuro. Abbiamo voluto, così, incontrare l’amministrazione per chiarire e chiedere di poter usare i nostri risparmi e lo Spazio per poterci trovare. Dei nostri risparmi (6.000 euro) che abbiamo reso, l’assessore alla cultura Locatelli ha promesso di darci 1500 euro come fondo cassa e di poter utilizzare fino a dicembre ancora la ex Biblioteca per riunirci. Dopo di ciò? Si avverte incertezza sul futuro, ma il nostro gruppo non smetterà di trovarsi e proporre.
Era un punto di riferimento per tutti i giovani e, impiegando tempo e spendendo energie, si realizzavano diverse iniziative, delle quali la Festagiovani è solo la più nota. Si era “parte attiva” del Progetto Giovani, per esempio, con la partecipazione diretta alle iniziative contro l’uso di sostanze psicoattive. In tutti questi anni si è formato un grande patrimonio umano: alla base della Consulta c’era un bel gruppo e si era creato un bell’ambiente. L’Amministrazione, di fatto, ha eliminato la Consulta senza conoscerla: non ha sentito nessun rappresentante e non si è informata su cosa fa. Noi ragazzi della Consulta Giovani, contrariamente a quanto è stato detto al Consiglio comunale dagli esponenti della nuova amministrazione, non ci sentiamo trattati come un “organo” privilegiato. Semplicemente, la Consulta Giovani era una Commissione comunale, aperta a tutti coloro che volevano impegnarsi nel mondo giovanile, che aveva a disposizione un fondo cassa da gestire per organizzare iniziative a favore dei giovani. Senza la Consulta, che era il “mezzo” con il quale realizzare le proposte, è decisamente più difficile ritenere che singolarmente i giovani propongano progetti al Sindaco. Sicuramente, la decisione dell’Amministrazione non è l’approccio migliore per potersi avvicinare ai giovani. L’aver istituito una Commissione Cultura, biblioteca e politiche giovanili è un’idea radicalmente diversa dalla Consulta, che era dei giovani e ci vedeva protagonisti: ora, eliminando l’organismo si mischia la realtà giovanile, con le sue esigenze e le sue caratteristiche, con attività riferite ad un pubblico diverso, con bisogni differenti e ciò non può funzionare. Sopprimere la Consulta è un’occasione persa per incentivare la partecipazione giovanile alla vita civica del paese. Significa togliere un’opportunità senza crearne una che sia ugualmente efficace. Si sa, distruggere un progetto è più facile che costruirlo, ma sicuramente pensiamo che abrogare la Consulta è stato un grave errore: un paese chenon investe sui giovani e non li incentiva è un paese senza futuro. Abbiamo voluto, così, incontrare l’amministrazione per chiarire e chiedere di poter usare i nostri risparmi e lo Spazio per poterci trovare. Dei nostri risparmi (6.000 euro) che abbiamo reso, l’assessore alla cultura Locatelli ha promesso di darci 1500 euro come fondo cassa e di poter utilizzare fino a dicembre ancora la ex Biblioteca per riunirci. Dopo di ciò? Si avverte incertezza sul futuro, ma il nostro gruppo non smetterà di trovarsi e proporre.
Alcuni componenti della Consulta Giovani