giovedì 3 dicembre 2009

Abbiamo chiesto una stanza dove riunirci. Non ci é stata concessa!

A luglio abbiamo presentato al Sindaco una richiesta di concessione di un ambiente comunale dove poterci riunire e tenere i documenti necessari per esercitare il nostro mandato di consiglieri comunali. Il Sindaco ha risposto che non vi era un luogo che poteva ospitarci. Nel Consiglio comunale del 15 Ottobre abbiamo presentato una mozione, rinnovando la nostra richiesta e dimostrando che vi era più di un ambiente che poteva esserci concesso. Il Sindaco, prima ha cercato le scuse più varie, e poi ha detto chiaramente e senza equivoci che loro a noi non avrebbero mai concesso una sede. Siamo rimasti alquanto amareggiati per questa posizione di ripicca nei nostri confronti, perché non ne vediamo la ragione. La comunità può testimoniare che a Pedrengo, le passate Amministrazioni, hanno concesso a tutte le Associazioni o Gruppi, che ne hanno fatto richiesta, un luogo dove riunirsi. A noi, che siamo un organismo istituzionale, oggi questo viene negato.Abbiamo pensato di affittare un ambiente, ma quelli possibili sarebbero stati troppo costosi per noi che siamo un gruppo di volontari. Ci sono venuti in aiuto gli amici del Circolo del PD di Pedrengo che hanno messo a disposizione di Insieme per Pedrengo la loro sede, chiedendo soltanto la suddivisione delle spese (luce, riscaldamento e assicurazione). In una nostra assemblea, del 28 Ottobre, la loro offerta è stata accettata di buon grado. Una sede ci consentirà di espletare nel modo migliore il nostro mandato e sarà punto di riferimento per quanti intenderanno relazionarsi con “Insieme per Pedrengo”.
Pertanto OGNI GIOVEDÌ, dalle 20.45 alle ore 22.30 nella sede in via Fratelli Calvi, saremo presenti noi consiglieri di Insieme per Pedrengo e ci auguriamo… tanti amici. Si creeranno in tal modo le occasioni per uno scambio di informazioni e di idee, per mantenere vivo lo spirito di “Insieme per Pedrengo” e perché il nostro ruolo di minoranza possa essere di continuo stimolo e svolgersi in modo condiviso e nell’interesse della Comunità.
(Tratto da “La Piazza”, numero 11 di novembre 2009)

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