giovedì 3 dicembre 2009

Cari Pedrenghesi...

...nel Consiglio comunale dello scorso 21 luglio la nuova Amministrazione comunale ha deciso di abbandonare il progetto Consulta Giovani. La Consulta era una commissione con delle caratteristiche particolari: vi partecipavano tutte le realtà operanti nel territorio comunale la cui attività è rivolta ai giovani: rappresentanti di Gruppi e Associazioni, dell’Oratorio, gli operatori professionalmente impegnati nel progetto giovani, i rappresentanti dei gruppi consiliari e tanti ragazzi.
Era un punto di riferimento per tutti i giovani e, impiegando tempo e spendendo energie, si realizzavano diverse iniziative, delle quali la Festagiovani è solo la più nota. Si era “parte attiva” del Progetto Giovani, per esempio, con la partecipazione diretta alle iniziative contro l’uso di sostanze psicoattive. In tutti questi anni si è formato un grande patrimonio umano: alla base della Consulta c’era un bel gruppo e si era creato un bell’ambiente. L’Amministrazione, di fatto, ha eliminato la Consulta senza conoscerla: non ha sentito nessun rappresentante e non si è informata su cosa fa. Noi ragazzi della Consulta Giovani, contrariamente a quanto è stato detto al Consiglio comunale dagli esponenti della nuova amministrazione, non ci sentiamo trattati come un “organo” privilegiato. Semplicemente, la Consulta Giovani era una Commissione comunale, aperta a tutti coloro che volevano impegnarsi nel mondo giovanile, che aveva a disposizione un fondo cassa da gestire per organizzare iniziative a favore dei giovani. Senza la Consulta, che era il “mezzo” con il quale realizzare le proposte, è decisamente più difficile ritenere che singolarmente i giovani propongano progetti al Sindaco. Sicuramente, la decisione dell’Amministrazione non è l’approccio migliore per potersi avvicinare ai giovani. L’aver istituito una Commissione Cultura, biblioteca e politiche giovanili è un’idea radicalmente diversa dalla Consulta, che era dei giovani e ci vedeva protagonisti: ora, eliminando l’organismo si mischia la realtà giovanile, con le sue esigenze e le sue caratteristiche, con attività riferite ad un pubblico diverso, con bisogni differenti e ciò non può funzionare. Sopprimere la Consulta è un’occasione persa per incentivare la partecipazione giovanile alla vita civica del paese. Significa togliere un’opportunità senza crearne una che sia ugualmente efficace. Si sa, distruggere un progetto è più facile che costruirlo, ma sicuramente pensiamo che abrogare la Consulta è stato un grave errore: un paese chenon investe sui giovani e non li incentiva è un paese senza futuro. Abbiamo voluto, così, incontrare l’amministrazione per chiarire e chiedere di poter usare i nostri risparmi e lo Spazio per poterci trovare. Dei nostri risparmi (6.000 euro) che abbiamo reso, l’assessore alla cultura Locatelli ha promesso di darci 1500 euro come fondo cassa e di poter utilizzare fino a dicembre ancora la ex Biblioteca per riunirci. Dopo di ciò? Si avverte incertezza sul futuro, ma il nostro gruppo non smetterà di trovarsi e proporre.
Alcuni componenti della Consulta Giovani

Nessun commento:

Posta un commento